11 maggio 2020
Monthly Archives: Gennaio 2019
Movimenti No Tav
Martedì 10 marzo 2020
Comunicato stampa del Coordinamento No Tav Brescia-Verona
EMERGENZA CORONAVIRUS
A seguito della difficoltà per la convocazione di una conferenza stampa vi inoltriamo il comunicato ufficiale pregandovi affinché venga diffuso e pubblicato sul vostro canale di informazione.
Non avremmo voluto prendere parola in questo momento riguardo il tema Coronavirus ma la situazione non lo permette.
Senza addentrarci nelle questioni mediche di questa emergenza che non ci competono, ma che ci invitano alla responsabilità collettiva, non possiamo non denunciare le scelte economico/politiche che ci portano oggi a vivere questa situazione.
La sanità di Lombardia e parte del Veneto è al collasso per quanto sta accadendo. Il perché di questa situazione è chiaro: l’incapacità sanitaria ad affrontare questa emergenza è dettata da anni di speculazioni e di tagli economici a favore di spese inutili come il Tav. Parliamo di più di 8 miliardi di euro preventivati solo per la costruzione della linea Brescia-Verona-Padova. Ri-destinare i fondi di opere che si è stabilito essere inutili non può che essere segno di responsabilità. Le ricadute economiche di questa emergenza graveranno su di noi pesantemente nei mesi a venire, le emergenze sanitarie e sociali crescono incessantemente, è il momento di pretendere scelte politiche di priorità collettiva. Le centinaia di iniziative di raccolte fondi/donazioni di privati al sistema sanitario nazionale sono lodevoli ma ricadono ancora una volta su di noi.
E mentre centinaia di medici, infermieri e personale sanitario, in tanti casi sottopagati e senza diritti, cercano di arginare la crisi epidemica, chiedendo la sospensione delle attività non necessarie, non possiamo non segnalare che i cantieri del Tav Brescia-Verona continuano, con discutibile sicurezza di tutti/e gli operai al lavoro. Operai che come abbiamo segnalato non provengono nemmeno dai nostri territori.
Non possiamo che chiedere e pretendere nuovamente da questo governo e dalla politica locale di fermare quest’opera inutile, come ampiamente dimostrato dall’analisi costi benefici, e di destinare quei miliardi di euro (solo preventivati) alla sanità pubblica e alle imprese locali in ginocchio da questa situazione emergenziale.
Parliamo inoltre di un’opera in fase di cantierizzazione iniziale, le penali per un’interruzione dei lavori sono irrisorie, il territorio non è ancora stato devastato irrimediabilmente.
In questi periodi di pesanti ma necessarie restrizioni continueremo a denunciare quanto sta accendendo, continueremo ad informare la popolazione mettendo in campo nuove modalità di lotta.
È il momento delle responsabilità. Per tutti e tutte indistintamente.
Coordinamento No Tav Brescia-Verona
Venerdì 21 febbraio 2020
Tav: Fatti e misfatti
I costi enormi di un’opera inutile
Ne parliamo con il Prof. Marco Ponti, docente di economia applicata al Politecnico di Milano, già capogruppo per l’analisi costi benefici del MIT, responsabile di bridges research Onlus.
Interverranno anche i testimoni dei territori colpiti dal progetto Tav.
Fondazione Cariverona
dicembre/gennaio 2010
13 settembre 2016
29 aprile 2017
23 aprile 2018
- Veronasera – Approvato il bilancio 2017 con un attivo in crescita
16 febbraio 2020
- Corriere di Verona – Cariverona rinnova i vertici. Bordate da Fratelli d’Italia. Sconcerto dalla Fondazione Cariverona
19 febbraio 2020
14 aprile 2020
9 maggio 2020
24 maggio 2020
Kofi, senzatetto, muore per il freddo e per l’ignavia dell’amministrazione comunale.
Kollettivo studentesco De-Testateci
Giovedì 23 aprile 2020
Riflessioni sulla didattica a distanza ai tempi del Coronavirus.
Siamo un collettivo che si è formato per fronteggiare la mozione discussa in consiglio nei mesi antecedenti alla crisi epidemiologica, che aveva lo scopo di introdurre nuove norme di sicurezza contro l’uso delle sostanze nei giovani, criticato fortemente da varie realtà cittadine.
In questo momento storico particolare, vogliamo rendere note le vere motivazioni che ci hanno spinto a dar vita a questo collettivo, che nasce dal bisogno di dare voce alle problematiche sociali ed istituzionali che influenzano le nostre vite.
Visto il condizionamento che questa pandemia sta avendo sul sistema scolastico, volevamo portare alla luce alcune riflessioni studentesche, consapevoli del fatto che ogni risorsa a nostra disposizione sia sfruttata per mantenere la figura dell’istruzione scolastica, nonostante le limitazioni per le misure di sicurezza .
Tra le maggiori problematiche della didattica a distanza è il fatto che non siano accessibili a tutti i portali online o per complicanze di scarsa connessione, scarsa qualità degli strumenti o proprio per il fatto di non possedere materialmente quest’ultimi. Alcune scuole hanno avuto la possibilità di fornire computer agli studenti, ma siamo ben consapevoli del fatto che questa realtà non sia presente in tutto il paese (a mala pena abbiamo lavagne nuove, figuriamoci un computer a casa!). Sussiste in ogni caso il problema della connessione a internet, senza la quale non si ha accesso a nulla che abbia a che fare con la didattica a distanza; tenendo a mente che questo non influenza solamente chi non ha alcun accesso ad internet, ma anche a chi si trova costretto a condividere la connessione con più persone limitandone il funzionamento. Abbiamo tutti conoscenti che si trovano in situazioni familiari particolari, che non sempre permettono un luogo fisico che consenta la tranquillità e la concentrazione necessaria per seguire le lezioni o per lo studio individuale e si trovano a dover gestire le proprie responsabilità familiari con quelle scolastiche, il che non vale solo per gli studenti, ma anche per i professori che spesso sono anche genitori. L’impatto psicologico che questa quarantena sta avendo, sia per le situazioni appena descritte, che per altre più o meno estreme (è noto l’aumento radicale di casi di violenze e abusi domestici dall’ inizio del confinamento domiciliare, per non parlare di chi si è trovato a doversi assumere ulteriori responsabilità lavorative), spesso viene trascurato, a malapena discusso o tenuto in considerazione da parte dei professori, i quali ricevono probabilmente pressione da parte dei dirigenti e dal sistema scolastico, con il dovere di procedere regolarmente con il programma e inserire valutazioni per dimostrare la continuità dell’anno scolastico (valutazioni spesso non accuratamente rappresentative dello sforzo degli studenti).
Inoltre, in particolare nelle realtà scolastiche, in cui gran parte del programma si basa su laboratori pratici e tecnici, è sorto il problema della mancanza di materiale. C’è chi non lo può reperire per motivazioni economiche, per l’aumento dei prezzi dei beni non di prima necessità, e chi non vuole contribuire alle pericolose condizioni attuali dei lavoratori, motivazione che spesso vengono screditate.
Purtroppo, abbiamo spesso visto cadere in secondo piano l’effettiva difficoltà nel seguire le lezioni attraverso uno schermo, dovuta sia al funzionamento delle applicazioni e all’adattamento improvviso a questi strumenti, alla mancanza di dialogo, interventi e dibatti, che dovrebbero essere caratteristiche fondamentali per la nostra istruzione, e per i rapporti che si creano in aula.
Consapevoli che queste problematiche non sono risolvibili a causa delle limitazioni imposte da questa situazione eccezionale, troviamo comunque indispensabile che vengano prese in considerazione per la durata della modalità di didattica a distanza, soprattutto perché in questo momento deve diventare una priorità la costruzione di rapporti umani, anche tra studenti e professori, finalizzati ad una solidarietà reciproca, necessaria per la sopravvivenza a questo disfacimento globale.
Mercoledì 5 febbraio 2020
Per ulteriori approfondimenti su questo argomento collegati all’archivio
La crociata repressiva contro le droghe nelle scuole veronesi.
Fondazione Arena
29 maggio 2020
I lavoratori e le lavoratrice, le maestranze e gli artisti scendono in piazza per protestare contro la mancata riapertura del Teatro Filarmonico e per deninciare la loro preoccupazione per il fermo del lavoro.
Amia
Azienda partecipata al 100% dal Comune di Verona attraverso il controllo della municipalizzata Agsm. Amia si occupa della raccolta e dello smaltimento di rifiuti
5 luglio 2020
L’ex Presidente Miglioranzi viene condannato a 14 mesi e al risarcimento di 5mila euro nei confronti di Amia. Il reato patteggiato è quello di peculato per aver pagato con la carta di credito aziendale soggiorni privati in diverse località d’Italia.
4 giugno 2020
Nell’ambito dell’operazione “Isola Scaligera” che indaga i legami tra la ‘ndrangheta, il mondo drll’imprenditoria e della politica, vengono inquisiti, tra gli altri, l’ex Presidente Andrea Miglioranzi e l’attuale Direttore Ennio Cozzolotto. Il primo verrà messo agli arresti domiciliari e accusato di corruzione. Ricordiamo che Miglioranzi era stato nominato dall’ex sindaco Flavio Tosi, anch’esso finito nell’indagine con l’accusa di aver perpetrato reato collegato a quello di Andrea Miglioranzi.
2012 – I tempi dell’odio
7 maggio 2012
Massimo Piubello, di Progetto Nazionale, viene eletto consigliere comunale della Lista Tosi
Massimo Piubello
7 maggio 2012
Massimo Piubello, di Progetto Nazionale, viene eletto consigliere comunale della Lista Tosi
Andrea Miglioranzi
5 luglio 2020
Miglioranzi patteggia una condanna di 14 mesi per il reato di peculato, commesso quando, nel ruolo di Presidente di Amia, per ben 8 volte pagò soggiorni in diverse località italiane, per sè e per una seconda persone, con la carta di credito aziendale.
4 giugno 2020
Nell’ambito dell’operazione “Isola Scaligera” Andrea Miglioranzi viene posto agli arresti domiciliari. L’accusa è di corruzione, e sarebbe stato compiuto nel perìodo in cui ricopriva l’incarico di Presidente di Amia.
13 maggio 2017
Andrea Miglioranzi viene presentato come candidato per Progetto Nazionale alle amministrative del 11 giugno per la Lista Tosi