2019
5 febbraio – La Regione Veneto, nella figura dell’assessore all’istruzione e alla formazione Elena Donazzan, promuove e distribuisce nelle scuole il fumetto “Foiba Rossa”, edito dalla casa editrice di estrema destra Ferrogallico. La decisione solleva molte critiche, tra le quali quelle di alcune sezioni venete dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che lo ritengono strumentale e completamente decontestualizzato storicamente. Elena Donazzan risponderà chiedendo la chiusura dell’Anpi, da lei ritenuto divisivo e ormai inurile. il 5 febbraio il fumetto viene presentato anche a Verona.
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7 febbraio – A Treviso vengono recapitate ai consiglieri comunali delle lettere di invito per la commemorazione dei martiri delle foibe. Sul biglietto campeggia l’aquila e il fascio littorio.
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11 febbraio – L’Università di Verona patrocina un’iniziativa intitolata “La colpa di essere italiani”. Si tratta di un incontro organizzato dal Sindacato univesitario veronese, (Suv), lista studentesca gestita da Nicola Zanotto, già immoratato nel 2018, durante la festa della curva sud della squadra di calcio Hellas Verona, nel fare il saluto romano. Tra gli invitati anche Matteo De Fusco, noto militante di Casa Pound.
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15 febbraio – Nella sede locale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia è in programma la conferenza intitolata “Foibe. L’importanza di un’analisi approfondita sul confine italo-sloveno”. L’amministrazione veronese attacca a testa bassa e il sindaco accusa di “giustificazionismo” l’Anpi, minacciandola di sfratto dallo spazio comunale che occupa.
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18 febbraio – L’utilizzo della sala pubblica intitolata a Nicola Tommasoli, ucciso dai neofascisti nel 2008, viene revocato agli organizzatori dell’incontro con la storica Alessandra Kersevan, che va a genio all’amministrazione comunale.
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