19 dicembre 2019
L’assessore alla sicurezza del Comune di Verona è stato recentemente condannato in primo grado per aver autenticato delle firme, rivelatesi poi false, raccolte da Forza Nuova per presentarsi alle ultime elezioni regionali svoltesi in Veneto.
Al di là dell’iter processuale che prevede ancora diversi gradi di giudizio, resta il fatto che Daniele Polato abbia comunque agevolato una formazione nazifascista nel suo intento di entrare nel Consiglio regionale.
Forse qualcuno avrebbe da ridire sull’aggettivo nazifascista, riconoscendolo come esagerato e preferendo un più “sobrio” neofascista.
In realtà ricordiamo bene come il referente di Veneto e Lombardia per Forza Nuova, Luca Castellini, dal palco della Festa della Curva Sud dell’Hellas Verona, nell’estate del 2017, ringraziava pubblicamente per la riuscita dell’iniziativa nientemeno che Adolf Hitler e Rudolph Hess, proprio mentre dal pubblico partiva il coro “Una squadra fantastica fatta a forma di svastica”. Ricordiamo anche il balbettio con il quale lo stesso Castellini, incalzato da una giornalista che gli chiedeva cosa pensasse di Hitler, rispose, senza riuscire nemmeno a dire che, in fondo, si trattava di una cattiva persona!
Sempre in tempi recentissimi, poi, siamo venuti a conoscenza, tramite articoli di stampa, della vicenda riguardante il tentativo di costruire il Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Italiani.
Le indagini condotte dalla Magistratura hanno svelato un reticolo di persone che perseguivano quel progetto, e tra i 19 indagati almeno due appartenevano, al momento delle perquisizioni che hanno rinvenuto materiali inequivocabili, proprio a Forza Nuova. Una donna residente a Caldiero, alle porte di Verona e l’ex referente di Forza Nuova per la Liguria, invischiato anche in vicende di N’drangheta.
Alla luce di tutto questo è lecito chiedersi come un assessore alla sicurezza possa intrattenere rapporti con personaggi come Luca Castellini e i suoi accoliti, e suonerebbe davvero stonata la giustificazione, più volte utilizzata, che la democrazia si basa sulla libertà di pensiero, senza contare che, se la condanna venisse confermata nei successivi gradi di giudizio, l’idea di democrazia di chi falsifica le firme per potersi presentare alle elezioni è del tutto inacettabile.
Questa vicenda denota quanto sia ampia la contiguità dell’amministrazione giudata dal sindaco Federico Sboarina con le formazioni appartenenti all’estrema destra. E’ evidente che non si tratta del solo Andrea Bacciga, consigliere comunale eletto proprio nelle liste del sindaco, ex forzanovista e (rinviato a giudizio con l’accusa di essersi esibito, durante una seduta consiliare, in un saluto romano).
L’amministrazione comunale, infatti, continua a dispensare patrocinii, spazi e sponsorizzazioni alla galassia dell’ultradestra veronese, incurante delle critiche e della diffamazione che ciò comporta per la nostra città.
Ce ne sarebbe abbastanza per chiedere le dimissioni dell’assessore Polato, ma, a scanso di equivoci, è importante completare il quadro sulla sua visione politica.
Per questo motivo abbiamo deciso di pubblicare la foto in alto, peraltro già utilizzata dalla trasmissione “Piazza Pulita” e sottoposta all’assessore.
Nella foto si possono distingure diversi commensali a cena, molti dei quali stanno facendo il saluto fascista. L’etichetta interna alla foto permette di riconoscere proprio l’assessore Polato che, a differenza di altri, fa un altro saluto, componendo il numero tre con la mano.
Si tratta di una simbologia appartenente all’estrema destra nazionalista serba, quella che, tanto per essere chiari, ha rappresentato il motore che ha permesso il massacro di decine di migliaia di civili durante la guerra civile nella ex Jugoslvia.
Negli ultimi tempi questo saluto tende a sostituire proprio quello con il braccio teso, con l’obiettivo di essere comunque riconoscibili ma senza incappare in denunce per apologia di fascismo.
Non possiamo terminare questo articolo senza invitarvi a riflettere su quanto sia inquietante avere nella nostra città un assessore alla sicurezza simile!
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