Ordine Nuovo

 

24 maggio 1989

Curzio Vivarelli, veronese, viene arrestato nell’ambito dell’inchiesta bolognese sulle “Ronde pirogene antidemocratiche”. Nei mesi precedenti numerose utilitarie nella città più rossa d’Italia sono state incendiate, con l’obiettivo di distruggere le macchine dei proletari. La banda era capeggiata, secondo gli inquirenti, proprio da Vivarelli, che, secondo gli investigatori, è persona conosciuta per essere stata vicina ad Ordine Nuovo. Gli inquirenti ritengono che dietro gli incendi vi sia in realtà un progetto eversivo di matrice neofascista.

 

28 agosto 1970

Un sottoufficiale della Polfer è insospettito da una valigia abbandonata in sala passeggeri, dalla quale proviene un sinistro ticchettio. La porta in un luogo isolato e scopre che, effettivamente, all’interno della valigia è nascosta una bomba ad orologeria, che scoppierà dopo un’ora. Dieci anni prima della strage di Bologna, la stessa carneficina stava per accadere a Verona. Non vi sono riscontri rispetto alle indagini, ma le modalità e i tempi fanno pensare al movimento neofascista e terrorrista di Ordine Nuovo, la cui cellula veronese sarà implicata nelle stragi di Piazza Fontana e di Piazza della Loggia.